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Visita al cratere del Vesuvio

Il Vesuvio è uno dei due unici vulcani attivi dell’Europa Continentale e alto è circa 1281 metri, mostrando una tipica forma a “recinto” dominata dalla struttura a gran cono. Il Gran Cono del Vesuvio, che rappresenta l'apice di questa esperienza, è l'attrazione principale per i visitatori. L'intero Parco Nazionale del Vesuvio, gestito dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, vanta non solo bellezze naturalistiche, ma anche una produzione agricola e vinicola unica per varietà sul territorio italiano e originalità di sapori e la visita al cratere è un must per i turisti da ogni parte del mondo.
Il flusso di viaggiatori sul Monte Vesuvio si registra già dal '600, perché considerato tra le tappe più “esotiche” del Gran Tour, affascinando gran parte degli stranieri che non avevano mai visto un vulcano.
Tra il '700 e del '800, con la scoperta accidentale delle prime rovine di Pompei, l'escursione Pompei-Vesuvio divenne un binomio di forte valenza culturale: molti visitatori che accorrevano per ammirare l'antica città sepolta, desideravano vedere anche il vulcano che l'aveva distrutta.
Tra l'800 e il 900 crebbero in maniera esponenziale le attività di escursionismo, venne fondato l'Osservatorio Vulcanologico nel 1841 e istituita la figura di Guida Montana nel 1855, preposta all'accompagnamento dei turisti nell'ultimo tratto della salita al cratere.
Per una migliore esperienza, è possibile scegliere una visita guidata che include l'accompagnamento da parte di guide esperte.
Visita al Vesuvio: orari e biglietti
Orari di apertura del sentiero per il cratere:
Gennaio, Febbraio, Novembre, Dicembre: 9.00 - 15.00
Marzo e Ottobre: 9.00 - 16.00
Aprile, Maggio, Giugno, Settembre 9.00 - 17.00
Luglio e Agosto - 9.00 - 18.00
Il biglietto può essere acquistato solo online tramite il sito ufficiale del Parco o piattaforme autorizzate. Gli orari di apertura possono variare in base alle condizioni meteo e ad altre eventuali cause di forza maggiore. Si consiglia di verificare sempre gli orari aggiornati prima della visita.
Salvo avverse condizioni meteo o cause di forza maggiore, il sentiero che conduce al cratere è aperto tutti giorni dell'anno, anche il sabato, la domenica e i giorni festivi.
Visita al cratere - Prezzi
€ 10: biglietto intero.
€ 8: studenti delle scuole e università di ogni ordine e grado.
Ingresso gratuito: minori di altezza inferiore ad 120 centimetri e disabili al 100% e relativo accompagnatore.
Accesso auto: Se arrivi in auto, parcheggio a quota 800 m (prenotazione obbligatoria tramite sito del Comune/gestore). Da lì in navetta o a piedi fino a quota 1000 m, punto di accesso al sentiero.
L’accesso al cratere è con numero chiuso e solo con biglietto preacquistato
In caso di maltempo, vento forte o allerte meteo, gli accessi possono essere chiusi.
Sintesi delle recensioni
Il Vesuvio affascina quasi tutti: il panorama sul Golfo di Napoli, la vista sul cratere e l’atmosfera quasi lunare del sentiero sono gli elementi più apprezzati. Molti visitatori raccontano un’esperienza suggestiva, faticosa quanto basta ma fattibile per chi ha un minimo di allenamento. Le guide che accompagnano gli ultimi metri fino al cratere sono spesso citate come appassionate e molto competenti.
Sul lato negativo, le recensioni sono piuttosto schiette: l’organizzazione non sempre convince. Tanti lamentano la confusione sui biglietti (da acquistare online, spesso non disponibili all’ultimo), il sistema di navette e parcheggi poco chiaro, e la sensazione che i costi — tra parcheggio, bus e ingresso — siano alti rispetto ai servizi offerti. Anche il caldo e il vento possono rendere la salita più dura del previsto.
Consigli pratici da chi c’è già stato
Compra il biglietto in anticipo online: altrimenti rischi di arrivare fin su e non entrare.
Arriva presto: meno caos, meno traffico e temperature più tollerabili.
Preparati a caldo intenso: a luglio e agosto si può superare facilmente i 40°C lungo il sentiero.
Scarpe chiuse indispensabili: terreno sabbioso e scivoloso in alcuni punti.
Porta acqua e qualcosa da mangiare: i servizi sono limitati.
Non aspettarti un’organizzazione perfetta: navette, parcheggi e controlli possono creare attese.
Metti in conto vento forte in quota: anche d’estate può essere freddo sul cratere.
Se puoi, evita le ore centrali del giorno: rendono la salita molto più faticosa.
Come arrivare
Come arrivare
Si può raggiungere il Vesuvio sia con la propria auto che con gli autobus collegati agli Scavi di Pompei ed Ercolano.
In auto
Se si arriva in auto, bisogna prendere l'autostrada A3 Napoli-Salerno fino all'uscita di Torre del Greco o all'uscita del Comune di Ercolano e poi seguire le indicazioni per il Vesuvio.
A quota 800 metri si trova il parcheggio auto non custodito, che costa 5 euro per tutta la giornata. Da qui una navetta vi porterà alla biglietteria al costo di 2 euro a/r (per i bambini la navetta è gratis).
Consigliamo di prendere la navetta perché il percorso dal parcheggio alla biglietteria è in salita ed è abbastanza faticoso, meglio conservare le energie per l'escursione!
Con i mezzi pubblici
Con i mezzi pubblici, è possibile partire dalla fermata della Circumvesuviana di Pompei – Villa dei Misteri e dalla stazione della Circumvesuviana di Ercolano Scavi; da qui partono bus e navette che con un costo di circa 22 euro a/r (ingresso al parco incluso) fermano direttamente alla biglietteria prima del sentiero del cratere, che si raggiunge dopo un breve tratto in salita di circa 200 mt.
Ci sono anche gli autobus EAV che collegano la stazione di Pompei con il cratere del Vesuvio ogni 50 minuti.
Come arrivare agli scavi di Pompei ed Ercolano
Scopri di più sul Monte Vesuvio
Visita al Cratere, come si svolge
Visita al Cratere, come si svolge
La visita al cratere inizia a quota 800 metri, dove si trova il parcheggio ufficiale. Dal parcheggio si sale fino a quota 1000 metri tramite una navetta obbligatoria, un servizio privato che impiega circa dieci minuti e porta direttamente all’ingresso controllato del Parco Nazionale del Vesuvio.
A quota 1000 metri avviene il controllo dei biglietti: si mostra il QR code acquistato online e, una volta superato il tornello, si imbocca il Sentiero n. 5 – Gran Cono, l’unico che consente di raggiungere il bordo del cratere. Il percorso è largo e ben battuto, con fondo vulcanico e una pendenza moderata; la prima parte è la più ripida e può risultare un po’ faticosa, soprattutto nelle giornate calde.
Man mano che si sale, la vegetazione lascia spazio a un paesaggio sempre più brullo e vulcanico, mentre la vista si apre sul Golfo di Napoli e sulla costa. In circa un’ora si arriva all’orlo del cratere, dove le guide del Parco forniscono spiegazioni sulla storia eruttiva del Vesuvio e sulle fumarole ancora visibili lungo le pareti. Da qui si può camminare lungo un tratto sicuro che costeggia la caldera, ammirando scorci spettacolari sul mare e sulle città sottostanti.
L’intera visita, compresi salita e discesa, richiede 2–3 ore in media. È un’esperienza suggestiva e abbastanza accessibile, purché si sia pronti a camminare in salita, a fare i conti con il vento o con il caldo — che in estate può superare facilmente i 40°C.
La storia del Vesuvio
La storia del Vesuvio
La storia del Vesuvio è un intreccio di geologia, memoria umana e paesaggi che cambiano nei secoli. Il vulcano che oggi domina la regione Campania è in realtà parte di un più ampio complesso vulcanico, il Somma-Vesuvio, formato dall’antico Monte Somma e dal cono più giovane sorto al suo interno. Questa struttura a ferro di cavallo è il risultato di un collasso avvenuto migliaia di anni fa, quando un’imponente fase di attività esplosiva svuotò l’edificio vulcanico, lasciando la grande caldera che oggi riconosciamo. Nel corso della storia, il Vesuvio ha alternato lunghi periodi di quiete a fasi di intensa attività eruttiva, producendo lapilli, pomici e colate che hanno modellato il paesaggio circostante, influenzando profondamente la vita nella città di Napoli, a Portici, a San Sebastiano e fino a Torre Annunziata e Stabia.
Il momento più celebre resta l’eruzione del 79 d.C., descritta con precisione da Plinio il Giovane, che per primo offrì un resoconto quasi “scientifico” del fenomeno, diventato poi un riferimento per la moderna vulcanologia. Quell’eruzione cancellò Pompei, Ercolano e altri centri della Campania, seppellendoli sotto strati di cenere, lapilli e materiali piroclastici che permisero, paradossalmente, la loro straordinaria conservazione. Nei secoli successivi, il Vesuvio è tornato più volte a farsi sentire: eruzioni grandi e piccole hanno ridisegnato il profilo del Somma-Vesuvio, generando nuovi depositi di pomici e lapilli e costringendo le comunità locali a convivere con una presenza tanto iconica quanto imprevedibile.
Oggi, il vulcano è monitorato costantemente dall’INGV, che studia ogni minimo segnale proveniente dal suo interno: variazioni nei gas, microsismi, deformazioni del suolo, tutti indicatori preziosi per comprendere l’evoluzione del sistema vulcanico e garantire la sicurezza della popolazione. La storia del Vesuvio è dunque una storia di trasformazioni continue, un dialogo tra natura e insediamenti umani che dura da migliaia di anni: un racconto scolpito nelle rocce, nella memoria delle eruzioni e nella stessa forma del Somma-Vesuvio, ancora oggi uno dei vulcani più studiati del Mediterraneo.
Da non perdere
Una visita al Parco Archeologico di Ercolano, che offre una prospettiva unica sulla storia romana e sulle rovine ben conservate di questa città antica.
FAQ - Domande frequenti
Quanto è alto il Vesuvio oggi?
La vetta del Vesuvio raggiunge 1.281 m sopra il livello del mare, un valore che può cambiare nel tempo per via della continua evoluzione del Gran Cono. L’altezza varia perché le eruzioni modificano la forma del vulcano, come documentato dopo gli eventi del 1631 e del 1944. Questi cambiamenti influenzano anche la morfologia interna del cratere. La sua struttura stratovulcanica rende naturale questa variabilità nel lungo periodo.
Quanto è pericoloso il Vesuvio oggi?
Il Vesuvio è considerato un vulcano quiescente ma potenzialmente pericoloso a causa dell’alta densità abitativa dell’area, che conta oltre 700.000 residenti nella sola zona più esposta. La protezione civile ha definito una zona rossa soggetta a rischio elevato in caso di ripresa dell’attività. I segnali premonitori monitorati includono modifiche dei gas fumarolici e piccoli sismi. Il rischio non dipende dalla frequenza, ma dalla natura esplosiva delle sue eruzioni storiche.
Quando è avvenuta l’ultima eruzione del Vesuvio?
L’ultima eruzione risale al 1944, quando fontane di lava raggiunsero gli 800 m di altezza e diversi centri abitati furono ricoperti di cenere. L’evento modificò il cratere e segnò l’inizio dell’attuale fase di quiescenza. Da allora non si sono verificati nuovi episodi, anche se la presenza di magma a 8 km di profondità suggerisce che il vulcano rimane attivo. Questo periodo insolitamente lungo di quiete è oggetto di studio.
È pericoloso visitare il Vesuvio oggi?
Visitare il Vesuvio oggi non è considerato pericoloso, perché l’area è costantemente monitorata dall’Osservatorio Vesuviano e l’accesso al cratere è regolato da guide ufficiali del parco, che garantiscono sicurezza e controllo del percorso. Il vulcano è in quiescenza dal 1944 e, soprattutto, non può eruttare all’improvviso: prima di qualsiasi ripresa dell’attività mostrerebbe chiari segnali premonitori — come microsismi, variazioni nelle fumarole e deformazioni del suolo — tutti sorvegliati in tempo reale. L’ingresso viene sospeso solo in caso di maltempo o decisioni delle autorità. Il sentiero è sicuro ma richiede scarpe adatte e attenzione.
Il sentiero del Vesuvio è adatto ai bambini? È possibile usare il passeggino?
Il sentiero del Vesuvio è adatto ai bambini che riescono a camminare da soli su terreni irregolari, ma non è accessibile ai passeggini. Il percorso che porta al cratere presenta tratti ripidi, fondo di cenere vulcanica e ghiaia, condizioni che rendono impossibile spingere un passeggino in sicurezza. Per i più piccoli è consigliabile un marsupio o uno zaino porta-bimbo. I bambini in buone condizioni fisiche possono salire senza problemi, purché accompagnati e con scarpe da trekking o sportive.
Come si arriva al Vesuvio da Napoli, Pompei o Ercolano?
Da Napoli, prendi la Circumvesuviana fino alle stazioni Ercolano Scavi o Pompei Villa dei Misteri, quindi una navetta diretta. In auto, segui l’autostrada A3 e le indicazioni per “Vesuvio”.
Dove si può parcheggiare per visitare il Vesuvio?
È disponibile un parcheggio ufficiale a circa 800 m di altitudine, gestito dal Comune di Ercolano, con tariffa di €6 al giorno. Da qui partono le navette per la biglietteria, al costo di €2 A/R (gratis per bambini). Il tratto a piedi è in salita; la navetta è consigliata per risparmiare energie.
Quanto dura la salita al cratere e quanto è impegnativa?
Il percorso fino al cratere è lungo circa 4 km A/R, con 140 m di dislivello e pendenza media del 14%. È un sentiero agevole, adatto anche a camminatori senza esperienza. La salita dura circa 30–40 minuti, a seconda del passo e delle soste panoramiche.
Qual è il periodo migliore per visitare il Vesuvio?
I mesi ideali sono maggio, giugno e settembre, quando il clima è mite e i sentieri fioriti. In luglio e agosto il caldo può essere intenso; in inverno l’atmosfera è tranquilla ma può esserci neve. Evita i giorni di pioggia, poiché il terreno vulcanico diventa scivoloso.
Cosa succede in caso di maltempo?
In caso di pioggia intensa o vento forte, l’accesso al sentiero può essere temporaneamente sospeso per motivi di sicurezza. In tal caso, è possibile posticipare o ricevere un rimborso. Le decisioni sono prese dal personale del Parco in base alle condizioni meteo aggiornate.
Il percorso è accessibile a persone con disabilità?
Il sentiero principale al cratere non è adatto a sedie a rotelle, ma nel Parco sono presenti itinerari accessibili come il sentiero n. 11 Pineta di Terzigno.
Cosa si vede lungo il sentiero fino al cratere?
Durante la salita si ammirano la Riserva Tirone, il Golfo di Napoli e la Valle dell’Inferno. A metà percorso si vedono Punta Nasone e i Cognoli di Ottaviano, fino alla Baracca Forestale e al bordo del cratere con vista su Pompei e gli Appennini.
Dove mangiare vicino al Vesuvio?
Alle pendici del vulcano si trovano anche molti ristoranti tradizionali e numerose cantine vesuviane che propongono degustazioni con vini locali e prodotti del territorio. Alcune offrono anche servizio navetta.